Cos'è
In scena, è la mitica seppia ripiena, piatto forte della comunità locale.
La siccia è legata, soprattutto, alla Tradizione e al culto di S. Michele Arcangelo, protettore e patrono del paese. A Sant'Angelo all'Esca – da tempo immemore – in occasione della festa di San Michele (8 Maggio e 29 Settembre) si mangia – infatti – solo pesce. Bandite dalla tavola, carni, uova, latte e derivati.
E, la siccia 'mbuttita impera sulle tavole dei santangolesi.
L'evento rappresenta una maniera originale per promuovere e rilanciare una Terra ancora incontaminata e ricca di straordinari “tesori”, spesso non valorizzati nella giusta misura.
E' un modo per far scoprire la bellezza dei luoghi, riassaporando il gusto di piatti antichi. E ritrovando le “usanze” , la cucina di una sana civiltà contadina, dai ritmi lenti, sereni: preparare la siccia richiede tempo, cura, attenzione. Si prepara il ripieno all'alba e le seppie sono cucite a mano, una ad una.
E' un percorso non solo enogastronomico, ma anche culturale, nel senso che esso costituisce un richiamo alla Memoria, alla Storia e alla Civiltà della piccola comunità santangiolese: si riannodano i fili con le radici. Si esprime un senso di ritrovamento, di riconoscimento in una identità collettiva.
Ci si sente parte di un paese. Il vero senso del recupero delle Tradizioni è proprio questo: condivisione, comunanza, unione